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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 04/10/2010 - Gallinari, un bentornato da eroe

 

Pallacanestron Tante emozioni per l’asso di New York, che davanti ai suoi ex tifosi ha dato spettacolo
Gallinari, un bentornato da eroe
Assago in delirio per il lodigiano: «Che serata, grazie»
 

ASSAGO Ciao Danilo. Il saluto italiano universalmente riconosciuto senza necessità di traduzione risuona chiaro nello spogliatoio dei Knicks e in ogni zona del “Forum”. La calorosa accoglienza del pubblico italiano alla stella di Graffignana tocca l'apice nei secondi che precedono la palla a due della tanto attesa sfida fra l'Armani Jeans e i Knicks. È indubbiamente Danilo Gallinari il filo conduttore della storica serata di Assago, con biglietti esauriti in poche ore già mesi fa. Sono innegabili i forti legami tra l'Olimpia e i Knicks, cementati nel passato da Bill Bradley, John Gianelli e Rolando Blackman, campioni con entrambe le maglie. Oggi tocca a Mike D'Antoni, 17 anni a Milano tra parquet e panca, e allo stesso Danilo mantenere vivo il legame tra due città “capitali” di due mondi diversi. Se il coach scatena più i tifosi da “amarcord”, è Danilo a essere la vera stella cometa di folle di giovani, appassionati di palla a spicchi e di un 22enne che non dimentica le sue origini e i suoi amici e mantiene freschezza, simpatia e un sorriso coinvolgente. La generazione dello “streetball”, del tre contro tre al campetto sotto casa e di Internet occupa gran parte degli spazi del “Forum”, che lo acclama quando Giorgio Armani consegna a lui e a Mike D'Antoni la canotta numero 8 dell'AJ, a ricordo della loro militanza milanese. Un fervore che potrebbe contagiare ulteriormente il basket italiano e la stessa AJ. «Questo in realtà è lo scopo di questa serata trascorsa in un ambiente incredibile - confida al “Cittadino” Giorgio Armani -. Al di là della semplice partita questa è l'atmosfera giusta per aumentare l'interesse del pubblico. Con due personaggi come Danilo e Mike a confronto, credo valga la pena di venire a vedere il loro potere». Danilo prende il microfono prima della palla a due: «Non è facile per me parlare, sono emozionato - ha detto il campione lodigiano -. Vorrei ringraziare tutti di cuore per quello che avete fatto per me, i due anni all'AJ sono stati splendidi. Grazie alla “curva”. È una serata speciale, divertiamoci». Sommerso dagli applausi che nascondono perfino il gracchiare del microfono, Danilo si immerge nella partita. La marcatura su Maciulis, dal quale subisce subito una penetrazione sulla linea di fondo. Non va la prima tripla, si infila quella dopo 2’20" di gioco. Ottimo l'assist per Chandler (7'): Danilo coinvolge i compagni ed è dentro il gioco di squadra. Nove punti con 3/6 da due, 2/4 da tre, 1/1 in lunetta, e 3 rimbalzi. Non male lo score dei 9’12" giocati nel primo quarto. Nel secondo il lodigiano si fa applaudire per un'altra tripla. Parla, si fa sentire, ascolta le indicazioni di D'Antoni: Danilo ha personalità e il suo spazio riconosciuto nel gruppo newyorkese. Nel secondo quarto segna 6 punti con 1/3 da due, 1/3 tre e 1/1 ai liberi, oltre a 1 rimbalzo in 8’27" sul parquet. Nel terzo l’impiego è per 9’29" con un tiro da due e una tripla contro il ferro: 2 punti ai liberi. New York conduce, Danilo dà un contributo in difesa. Nell'ultimo quarto D'Antoni gli dà spazio negli ultimi 5’58": un ferro colpito da tre prima di due triple da urlo seguite da un'acrobazia spingono i Knicks a tenere il vantaggio sulla rimonta dell'AJ. Danilo chiude alla grande, il pubblico fa la ola. «Danilo è un grande - commenta Adriano Galliani amministratore delegato del Milan e gran tifoso di basket -. Era emozionato all'inizio, si è sciolto in partita. È stato un bello spettacolo, organizzato benissimo: sono riusciti a ricreare l'atmosfera Nba al “Forum”». Ciao Danilo, ambasciatore lodigiano nel basket a stelle e strisce; lo salutano anche i suoi concittadini di Graffignana con uno striscione Per una sera il basket italiano sfiora quello Nba. La lunga stagione è appena cominciata, ci sono tutte le premesse per renderla indimenticabile.Luca Mallamaci

 


 

 

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